mercoledì 26 novembre 2008

Capito?Anche gli incidenti stradali sono "maschilisti"

Ecco un altro esempio di "parità" femminista. Trascrivo l'articolo di giornale. I commenti in rosso, nelle parentesi quadre, sono mie:

"Le prime a sperimentarlo saranno mille donne milanesi. Nella loro auto sarà inserito un piccolo trasmettitore GPS, in grado di affrontare i rischi che in generale le donne corrono sulle strade: incidenti, guasti meccanici, peggio ancora, aggressioni e atti di violenza. Il progetto pilota, presentato ieri a Milano dal ministro Mara Carfagna e dal sindaco meneghino Letizia Moratti, è sostenuto dalla fondazione Ania: per tre anni si assumerà tutti i costi[prima di delegarli, poi allo Stato, con i soldi dei contribuenti, soprattutto maschi]. Presto sarà esteso anche a Roma e a Napoli.. Come funziona. In pratica nelle auto delle donne sarà installata una "scatola rosa", collegata 24 ore su 24 al soccorso stradale e alle centrali delle forze dell' ordine. In caso d' incidente, il dispositivo è in grado di far scattare automaticamente la richiesta d'aiuto[e se è un uomo, che crepi pure]. Ma oltre a questa funzione, la scatola rosa si attiva anche su chiamata, tramite pulsante e un telecomando, per permettere alle donne che si trovino in una situazione di difficoltà o pericolo, di lanciare un Sos. Realtà frequenti, come dimostra uno studio mdell' Ania relativo agli incidenti stradali: nel 2007 sono state 1.005 le donne vittime di incidenti mortali[di uomini, invece, ne sono stati 4100]"

Avete capito bene?Se una donna si troverà con l'auto in panne, oppure ferita in un incidente stradale, grazie al GPS, usufruirà di soccorsi speciali e immediati,che invece i "colpevoli" di appartenere al genere maschile non potranno avere e che dovranno, quindi, arrangiarsi, con la speranza che nelle vicinanze ci sia qualche telefono d'emergenza, o che qualche automobilista pietoso chiami un' autoambulanza. Perchè questa disparità di trattamenti? Semplice, perchè c'è il "maschilismo che opprime le donne". Infatti, anche le donne, quando si trovano in auto, possono trovarsi con il motore guasto, o peggio, essere vittime di sinistri stradali. Poverine. Quindi anche i motori, le candele, o le gomme dell' auto sono maschiliste perchè "osano" guastarsi anche quando al volante ci sono le donne.Si sa, queste cose devono accadere solo ai maschi, quindi,come si permettono di colpire anche le donne?! Sono tutti maschlisti, e non solo i maschi, ma anche la natura, anche il caso, anche la probabilità..anche il motore a scoppio, anche i virus, anche la benzina, anche l'inquinamento bla,bla.Tutto e tutti ce l'hanno con le donne. Loro che sono "creatutre angeliche", le quali "non vanno toccate nemmeno con un fiore", perchè sono sempre buone, incapaci di concepire il male, che non calpestano mai i sentimenti, che non tradiscono mai, che non lasciano mai i loro mariti, che non divorziano mai.Ma perchè, quindi, tutto questo accanimento nei loro confronti? E come se non bastasse,anche gli incidenti stradali sono maschilisti perchè osano "accadere" anche quando al volante ci sono le appartenenti al "gentil sesso. L'articolista dice, con rammarico, che nel 2007 vi sono state 1005 donne vittime di sinistri stradali. Di uomini, però, ne sono morti in un numero ben 4 volte superiore, ma-si sa- questa società è così "maschilista" che la vita degli uomini vale molto meno delle donne. E' questa la "parità" dei sessi.
http://www.fondazioneania.it/index.asp?a=progetti&b=scatola_rosa

domenica 16 novembre 2008

La "Reciprocità" secondo Tette&Culi

Una coppia italiana decide di andare in viaggio di nozze negli Usa, precisamente in Florida. Giunti negli States, tuttavia, la "luna di miele" subisce un brusco e doloroso imprevisto: la coppia è vittima di una sanguinosa rapina, i due finiscono in ospedale, in particolare il marito in prognosi riservata; dopo due settimane l'uomo guarisce e nell'atto della dimissione dall' ospedale riceve una parcella di pagamento delle prestazioni sanitarie ricevute: 300mila dollari, cioè quasi 600milioni delle vecchie lire. Il marito e la moglie, ovviamente, rimangono esterrefatti e di stucco di fronte a questa assurda richiesta di pagamento, e ,impossibilitati-ovviamente- nel pagare una somma così elevata, vengono trattenuti dai vigilantes e dai poliziotti-manco fossero pericolosi terroristi- in attesa di saldare la cifra. Questa è una storia vera, accaduta una decina di anni fa, non ho più saputo il seguito di questa storia, ma sicuramente il conto fu saldato dalla ASL italiana. La sanità Usa non prevede, infatti, il diritto alla salute per gli stranieri(ma nemmeno per i suoi cittadini sprovvisti di assicurazione medica, circa il 40%), tuttavia i turisti Usa presenti nei paesi europei, in caso di indisposizione, incidente o malattia, vengono curati amorevolmente e gratuitamente. Insomma una chiara violazione di quel principio di "reciprocità" tanto a sproposito invocato contro i musulmani, dai cultori della "Superiorità dell' Occidente", su giornali e salotti tv di maschietti bavosi e di troie vallette e veline, ogni qualvolta si parla di proposte di costruzioni di moschee(invariabilmente poi bloccate dalle proteste del popolobue) adducendo a vanvera le restrizioni-vere o presunte-dei cristiani in alcuni paesi a maggioranza musulmana. Non si capisce perché si debba invocare la "reciprocità" sui diritti religiosi quando, invece, si manda tranquillamente a puttane la reciprocità su un diritto ancora più importante di quello della libertà religiosa: il diritto alla salute. Il fatto è che a Tette&Culi non gliene frega nulla della reciprocità e del cristianesimo che vengono, infatti, tirati in ballo, strumentalmente e ipocritamente, dai tettoculisti guerrafondai razzisti anti-arabi e da femministe in tutte le salse per dichiarare guerra alla civiltà orientale e per restringere, di conseguenza, i diritti religiosi dei musulmani presenti nel nostro paese.

domenica 2 novembre 2008

"La Repubblica"...delle Banane

Tra i tanti giornali e quotidiani che il Regime massmediatico e tettoculista ci offre, quelli che più mi suscitano ribrezzo, spiccano "La Repubblica" e il "Corriere della Sera". Il peggiore dei due è,ovviamente il Corriere, tuttavia la sua linea editoriale risponde coerentemente all' ideologia e al pensiero del blocco ideologico e sociale che ad esso vi è dietro, cioè la borghesia godereccia ed edonista, ragion per cui preferirei soffermarmi più su "Repubblica" che, al contrario, si autodefinisce(e viene definita)come giornale "progressista", portatore di idee innovative e alternative e che, soprattutto, pretende di rivolgersi ad un pubblico più "riflessivo". In realtà questo quotidiano, nonostante i fini che afferma di voler perseguire e le presunte qualità di cui ama fregiarsi, rappresenta-a mio avviso- uno degli esempi più significativi di come un mezzo d' informazione possa presentare una visione manipolata e distorta della realtà, inculcandola-di conseguenza-nel modo di pensare del popolobue. In questo senso Repubblica è come tutti gli altri giornali di Regime, con la differenza, però, che quest' ultimi-pur nel loro squallore- hanno, almeno, il merito di non sfoggiare quell' autoproclamata patina di moralità, come invece fa il quotidiano fondato da Scalfari. Questo quotidiano da sempre ha abbracciato e fatto proprie le più retrive istanze isteriche delle maggioranze silenziose, dall' ottuso sostegno alla politica della Fermezza durante il sequestro Moro(che costo la vita allo statista democristiano), dall' appoggio di tutte le guerre americane dagli anni 90 in poi, fino al sostegno entusiasta alle politiche antisociali in tema di lavoro(in primis la "flessibilità) e all'appoggio di norme securitarie e populiste nell'ambito della questione della Sicurezza(aumento delle pene, introduzione di nuovi reati, elogio alla "certezza della pena", ecc).

"La Republica"...dei Culi

Il presunto spirito laico e "anti oscurantista" di cui questo quotidiano tanto fa sfoggio, altro non è, invece, che un laicismo pseudoprogressista tratto dal peggiore nichilismo modernista. Alcuni suoi inserti come il Venerdì oppure Salute sono dei veri e propri manuali per la scostumata "liberazione sessuale" femminile, con elogi e incitamenti all'adulterio femminile;significativi, in questo senso, sono i commenti di assenso di una sua opinionista e giornalista di punta-nell' inserto del "Venerdì"- alle avventure sentimentali e sessuali di scostumate e adultere lettrici. Per rendersi più direttamente conto di questa linea che contraddistingue "Repubblica", basta dare un' occhiata alla sua edizione online e non si potrà fare a meno di notare come nella parte a destra della home page, sovente sono presenti gallerie fotografiche e video di donne quasi o pressochè nude,in topless, in bikini,o di concorsi di "Lati B", di sfilate di pornostar, e altre abominazioni varie; e per un assurdo senso di par condicio sono presenti anche rappresentazioni e immagini del corpo maschile, con simili video e foto di atleti nudi, dando così un suo contributo nel far diventare le donne moderne occidentali ancor più arroganti, stupide e frivole di quanto non lo siano già. In questo senso, quindi, "Repubblica" che tanto, ipocritamente, critica il trash e la tv spazzatura berlusconiana, non differisce per nulla dalle trasmissioni tettoculiste di Mediaset. E in omaggio all' ipocrisia del Tettismo&Culismo, "Repubblica" è in prima linea nel diffondere quell'allarmismo sensazionalista intorno alla cosiddetta "violenza sessuale": notizie di presunti casi di reati sessuali sono sbattuti in prima pagina con un' enfasi forcaiola tale da non lasciare nessun spazio ad un serio e onesto approccio volto a capire le cause(e quindi a prevenirle) che possono ingenerare quelle azioni giudicate dal popolobue e dalla legge come come illeciti sessuali; cause che, invece, vanno ascritte proprio a quel continuo bombardamento di discorsi e immagini a sfondo sessuale, di cui Repubblica è tra i massimi artefici.