domenica 2 novembre 2008

"La Repubblica"...delle Banane

Tra i tanti giornali e quotidiani che il Regime massmediatico e tettoculista ci offre, quelli che più mi suscitano ribrezzo, spiccano "La Repubblica" e il "Corriere della Sera". Il peggiore dei due è,ovviamente il Corriere, tuttavia la sua linea editoriale risponde coerentemente all' ideologia e al pensiero del blocco ideologico e sociale che ad esso vi è dietro, cioè la borghesia godereccia ed edonista, ragion per cui preferirei soffermarmi più su "Repubblica" che, al contrario, si autodefinisce(e viene definita)come giornale "progressista", portatore di idee innovative e alternative e che, soprattutto, pretende di rivolgersi ad un pubblico più "riflessivo". In realtà questo quotidiano, nonostante i fini che afferma di voler perseguire e le presunte qualità di cui ama fregiarsi, rappresenta-a mio avviso- uno degli esempi più significativi di come un mezzo d' informazione possa presentare una visione manipolata e distorta della realtà, inculcandola-di conseguenza-nel modo di pensare del popolobue. In questo senso Repubblica è come tutti gli altri giornali di Regime, con la differenza, però, che quest' ultimi-pur nel loro squallore- hanno, almeno, il merito di non sfoggiare quell' autoproclamata patina di moralità, come invece fa il quotidiano fondato da Scalfari. Questo quotidiano da sempre ha abbracciato e fatto proprie le più retrive istanze isteriche delle maggioranze silenziose, dall' ottuso sostegno alla politica della Fermezza durante il sequestro Moro(che costo la vita allo statista democristiano), dall' appoggio di tutte le guerre americane dagli anni 90 in poi, fino al sostegno entusiasta alle politiche antisociali in tema di lavoro(in primis la "flessibilità) e all'appoggio di norme securitarie e populiste nell'ambito della questione della Sicurezza(aumento delle pene, introduzione di nuovi reati, elogio alla "certezza della pena", ecc).

"La Republica"...dei Culi

Il presunto spirito laico e "anti oscurantista" di cui questo quotidiano tanto fa sfoggio, altro non è, invece, che un laicismo pseudoprogressista tratto dal peggiore nichilismo modernista. Alcuni suoi inserti come il Venerdì oppure Salute sono dei veri e propri manuali per la scostumata "liberazione sessuale" femminile, con elogi e incitamenti all'adulterio femminile;significativi, in questo senso, sono i commenti di assenso di una sua opinionista e giornalista di punta-nell' inserto del "Venerdì"- alle avventure sentimentali e sessuali di scostumate e adultere lettrici. Per rendersi più direttamente conto di questa linea che contraddistingue "Repubblica", basta dare un' occhiata alla sua edizione online e non si potrà fare a meno di notare come nella parte a destra della home page, sovente sono presenti gallerie fotografiche e video di donne quasi o pressochè nude,in topless, in bikini,o di concorsi di "Lati B", di sfilate di pornostar, e altre abominazioni varie; e per un assurdo senso di par condicio sono presenti anche rappresentazioni e immagini del corpo maschile, con simili video e foto di atleti nudi, dando così un suo contributo nel far diventare le donne moderne occidentali ancor più arroganti, stupide e frivole di quanto non lo siano già. In questo senso, quindi, "Repubblica" che tanto, ipocritamente, critica il trash e la tv spazzatura berlusconiana, non differisce per nulla dalle trasmissioni tettoculiste di Mediaset. E in omaggio all' ipocrisia del Tettismo&Culismo, "Repubblica" è in prima linea nel diffondere quell'allarmismo sensazionalista intorno alla cosiddetta "violenza sessuale": notizie di presunti casi di reati sessuali sono sbattuti in prima pagina con un' enfasi forcaiola tale da non lasciare nessun spazio ad un serio e onesto approccio volto a capire le cause(e quindi a prevenirle) che possono ingenerare quelle azioni giudicate dal popolobue e dalla legge come come illeciti sessuali; cause che, invece, vanno ascritte proprio a quel continuo bombardamento di discorsi e immagini a sfondo sessuale, di cui Repubblica è tra i massimi artefici.

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