sabato 27 dicembre 2008

Provocato e umiliato

Ecco la toccante testimonianza di Leo che mi ha rilasciato in privato. Ovviamente la pubblico dietro suo consenso.

"Cari amici ho scoperto il vostro Blog per puro caso imbattendomi in ricerche in rete sulla diatriba tra sostenitori del femminismo e quelli contrari. Se devo dire la verità su questi argomenti ho conoscenze ancora molto esigue e quindi anche per questo eviterò di schierarmi, tuttavia in base a quello che ho potuto vedere leggendo blog e siti femministi posso ritenermi profondamente ostile al femminismo o almeno a quella corrente di pensiero che si proclama "femminista".E questa ostilità è dovuta soprattutto alla condizione in cui mi trovo, infatti dovete sapere che io ho 27 anni e nella mia vita non ho mai avuto una relazione sentimentale sessuale per via del mio aspetto fisico ritenuto dalle donne assai lontano dagli standard estetici. Ora su questo non voglio colpevolizzarle se io non piaccio, però voglio almeno essere rispettato della mia condizione di "single forzato", cioè senza sentirmi essere dato con disprezzo dello "sfigato" e di essere continuamente provocato nella mia libido forzatamente repressa attraverso modi di vestire femminili esibizionisti e provocanti ben al di fuori del limite di quella che si chiama "decenza pubblica".Infatti per me è un tormento quando mi trovo in strada o in pulmann trovarmi in mezzo a centinaia di ragazze e anche di donne mature letteralmente che espongono quei sederi che attraverso quei pantaloni sexy sembrano davvero scolpiti nel marmo, oppure pantaloni con la vita ribassata e con quei seni così prosperosi esposti in modo così plateale, che a mi provocano una morsa nella pancia e un forte impulso a volermi masturbare. Io dico che questa è pura cattiveria, oltretutto in questi siti e blog femministi, oltre a chiamare a etichettare con disprezzo come "sfigati" tutti quegli uomini che non la pensano come le femministe,si difende e incoraggia tutto ciò perchè dicono che questa è libertà sessuale femminile che va difesa a tutti i costi, inoltre dicono i clienti di prostitute sono "maiali sfruttatori", e infatti ora è anche vietato penalmente frequentare "lucciole". Quindi come se non bastasse la mia condizione di "sfigato",sono condannato a crepare perchè se mi "avvicino troppo" verrei denunciato per violenza sessuale, se invece pago una prostituta verrei arrestato e condannato! Insomma che devo fare? Debbo ammazzarmi? evirarmi? Io dico che questa è pura cattiveria, non c'è altra spiegazione. Mi chiedo se lo fanno apposta per far star male tutti coloro che si trovano nella mia condizione.Concludo dicendo che io non sono misogeno, però voglio essere rispettato nella mia dignità. O chiedo troppo?"

Risposta:

Leo, prima di risponderti, ti preciso che questo blog è gestito solo da me e quindi ci scrivo solo io. Ti ringrazio per la tua bellissima lettera, si commenta da solo, talmente è sincera e proveniente dal cuore. L'analisi lucida che hai espresso unita alla dignità con la quale vivi questo profondo disagio, ti conferisce grande nobiltà d'animo e statura morale. E sei anche obiettivo, perchè il tuo giusto astio nei confronti del sistema femminista non è dovuto tanto al diniego femminile nei tuoi confronti a causa di un presunto aspetto fisico negativo, quanto bensì all' offesa della tua dignità,alla violenza psichica e alla deliberata provocazione sessuale che subisci(su quest' ultimo aspetto, tutti i maschi la subiscono). La provocazione sessuale femminile è onnipresente e imperversa dappertutto, non solo dal "vivo"(cioè come hai descritto tu, con abbigliamenti femminili sconvenienti e indecenti), ma anche "virtualmente", cioè veicolata attraverso tv e giornali, con un bombardamento pressochè continuo di immagini di nudi e seminudi femminili e di allusioni e discorsi a carattere sessuale . E' evidente che tutto ciò è finalizzato a calpestare la libido e la sessualità maschile, perchè, guarda caso, coloro che promuovono tutto questo scempio in nome della "libertà sessuale" sono gli stessi che alimentano quei sentimenti isterici e retorici intorno alla cosiddetta "violenza sessuale" con richieste di aumenti di pene e castrazioni. Le femministe, bugiarde e sadiche, che parlano e straparlano di "maschilismo" e di "mercificazione del corpo femminile" in merito alla presenza di donne svestite per tv e giornali, nello stesso tempo sanno di non poterne fare a meno della provocazione sessuale, perchè ci campano attraverso essa, in quanto è un loro modo per esplicare la loro "emancipazione", di veder soggiogati gli ormoni maschili, di far carriera e di risalire posti nella società attraverso la seduzione sessuale e le minacce di denuncia per "violenza sessuale. E qui sta il diabolico marchingegno, perchè se si accetta la provocazione sessuale si viene considerati "maschilisti"(perchè giudicati come "maiali" che guardano "al corpo della donna come ad un oggetto"); se, al contrario, la si rifiuta, lo stesso si viene considerati "maschilisti"(perchè giudicati "oppressori della libertà sessuale delle donne"); se, chi non ha possibilità al sesso, paga per usufruirne, lo si multa e lo si arresta; se si cade nel tranello della provocazione sessuale, lo si arresta e lo si condanna pesantemente per "violenza sessuale". Ecco, quindi che si è avverato il massimo coronamento del sogno e della vendetta femminista di veder addomesticata e umiliata la dignità sessuale maschile.Sta agli uomini, ai veri uomini, non cadere in questa miserabile trappola. Concludo, consigliandoti vivamente di fregartene degli infami insulti a base di "sfigato" che quelle sadiche dementi riversano contro tutti quegli uomini single non per loro scelta, così come ti consiglio di voltare le spalle ogni qualvolta ti trovi di fronte a donnacce vestite in modo deliberatamente provocante; come se tenessi i paraocchi, cammina con la testa alta e fiera, orgoglioso della tua maschilità, ricordandoti che un Uomo non campa di sola fica, anzi può camparci benissimo senza, perchè ciò che contraddistingue la vera maschilità non sono le scopate ma il cervello, quel cervello maschile che ha fatto la storia, la scienza e la cultura. Un carissimo e affettuoso saluto.

giovedì 18 dicembre 2008

domenica 14 dicembre 2008

Femminismo in camicia verde

La pericolosa leggenda secondo la quale la Lega Nord sia un movimento politico ostile alla cultura femminista, e quindi vicina alle posizioni di coloro che questa cultura la combattono, si sta insinuando pericolosamente all' interno del variegato movimento per la Questione Maschile. Questa è una menzogna che deve essere immediatamente sfatata e smascherata, se non si vuole danneggiare la causa della battaglia a favore della dignità maschile. Infatti, su certi aspetti e argomenti che spaziano dalla sessualità maschile alla lotta contro "la violenza sulle donne", le posizione leghiste sono pressoché convergenti con quelle femministe, e talora ancora più dure ed estreme di quelle delle più fanatiche ginocrate femministe. Giusto per citare qualche esempio:

-La Lega Nord non si oppone affatto, anzi è favorevole, alla discriminatoria normativa del sistema pensionistico italiano in forza della quale gli uomini vanno in pensione cinque anni più tardi delle donne, nonostante essi vivono in media 7 anni in meno alle donne e nonostante svolgono lavori più usuranti e rischiosi rispetto a quelli svolti dalle donne.
-La Lega Nord offende continuamente la sessualità maschile, infatti i suoi esponenti sono i più fanatici sostenitori della castrazione, chimica, o addirittura chirurgica(vedi Calderoli) per gli uomini accusati di azioni che la legge sanziona come "violenza sessuale".
-La Lega Nord ha più volte proposto di tramutare la cosiddetta "violenza sessuale", da reato contro la persona a "reato contro la vita",e, quindi punibile alla stregua di un omicidio. Auspicio leghista, in verità da tempo diventato realtà: oggi in Italia, la pena prevista per il cosiddetto "stupro" eguaglia e supera quella per l'omicidio volontario, negando, addirittura, ai presunti responsabili, quei benefici giudiziari, quali patteggiamento, rito abbreviato, indulto, ecc, che, invece, anche i responsabili di omicidio volontario e premeditato possono usufruire.
-La Lega Nord è in prima linea nel costruire la leggenda dell' "emergenza violenza contro le donne". Ogni mobilitazione politica e sociale su questo argomento, vede il partito di Bossi e Calderoli, tra i più entusiasti e convinti promotori.
-La Lega Nord è stato tra i principali promotori dell' aberrante legge femminista sul cosiddetto "Stalking" che sanziona con carcere ed esilio forzato dal proprio comune di residenza, quegli uomini che insistono nel voler ristabilire il rapporto matrimoniale con le loro l'ex mogli da cui sono stati abbandonati e da cui a loro discrezione sono giudicati come "molesti", facendo scattare, quindi, la relativa sanzione, alla faccia dell' onere della prova.

Mi fermo qui, ma si potrebbe continuare. Tutto questo per evidenziare la faccia tosta di taluni autoproclamati "antifemministi" che sventolano orgogliosi i vessilli leghisti e che, quindi, cercano di inglobare le argomentazioni antifemministe nel marciume ideologico leghista, con la nefasta conseguenza di svilirle del loro autentico contenuto. Al bando la Lega Nord dalla Questione Maschile!

sabato 6 dicembre 2008

Il Divorzio?Un successo economico(femminile)

Ogni qualvolta parlo dell' infame legge femminista del divorzio che rappresenta la barca di caronte che conduce all' inferno quegli uomini traditi e piantati dalle loro consorti, mi sento obiettare che, in fondo, non tutte le donne sono sadiche, che vi sono donne fedeli al marito. Beh, lo spero, ma la domanda che mi viene naturale porre e alla quale subito sono in grado di dare una risposta, è questa: ma ad una donna sposata conviene non abbandonare il marito? Cioè le conviene non divorziare? La risposta è no. Non solo,addirittura, non le conviene nemmeno lavorare. Perchè, in caso di divorzio, non solo non perde nulla economicamente, ma ha, addirittura, tutto da guadagnare. E questo è vero, soprattutto se la moglie non lavora, cioè se casalinga. L'unica cosa che deve evitare di fare è di non passare a seconde nozze con il suo amante "figo e romantico". Dei soldi e alimenti che usufruiva nel matrimonio dal marito lavoratore, l' ex moglie adultera continuerà ad usufruirne, spremendo l'ex marito-grazie alla legge-dei suoi stipendi e risparmi. La casa-anche se non sua-il giudice gliela dà a lei sempre e comunque(sentenza della Corte di Ficazione), costringendo l' ex marito anche pagare il mutuo, proprio per quella casa da cui è stato sfrattato e in cui l'ex moglie vive con il suo amante "figo e romantico". E se per caso l'ex marito-come spesso accade-si suicida o muore di crepacuore? Poco cambia, perchè lei continuerà ad usufruire di un sussidio alla stregua di una vedova.
Fin qui, quindi, non ha perso nulla. Ma d'ora in poi, avrà solo da guadagnare. Perchè oltre ai soldi dell' ex marito, la sadica adultera usufruirà, ovviamente, anche dell'apporto economico del suo nuovo boy che presumibilmente lavorerà. L' importante è che si limiti a convivere con lui, e non a sposarlo, altrimenti l'ex marito non sarebbe più obbligato a pagarla(spero che sia così, ma non ne sono sicuro). Insomma, ai soldi dell' ex si aggiungeranno quelli dell'amante. E quando si sarà stufata dell'amante, potrà sempre trovarsi un nuovo amante, prima di scaricare a sua volta anche lui, per trovarsene ancora un altro. E così via.
Morale della favola:mentre per un uomo il divorzio rappresenta la distruzione morale ed economica della sua vita, condannandolo alla miseria e alla disperazione, per una donna,invece, il divorzio rappresenta una fonte di ingente guadagno economico.