domenica 14 dicembre 2008

Femminismo in camicia verde

La pericolosa leggenda secondo la quale la Lega Nord sia un movimento politico ostile alla cultura femminista, e quindi vicina alle posizioni di coloro che questa cultura la combattono, si sta insinuando pericolosamente all' interno del variegato movimento per la Questione Maschile. Questa è una menzogna che deve essere immediatamente sfatata e smascherata, se non si vuole danneggiare la causa della battaglia a favore della dignità maschile. Infatti, su certi aspetti e argomenti che spaziano dalla sessualità maschile alla lotta contro "la violenza sulle donne", le posizione leghiste sono pressoché convergenti con quelle femministe, e talora ancora più dure ed estreme di quelle delle più fanatiche ginocrate femministe. Giusto per citare qualche esempio:

-La Lega Nord non si oppone affatto, anzi è favorevole, alla discriminatoria normativa del sistema pensionistico italiano in forza della quale gli uomini vanno in pensione cinque anni più tardi delle donne, nonostante essi vivono in media 7 anni in meno alle donne e nonostante svolgono lavori più usuranti e rischiosi rispetto a quelli svolti dalle donne.
-La Lega Nord offende continuamente la sessualità maschile, infatti i suoi esponenti sono i più fanatici sostenitori della castrazione, chimica, o addirittura chirurgica(vedi Calderoli) per gli uomini accusati di azioni che la legge sanziona come "violenza sessuale".
-La Lega Nord ha più volte proposto di tramutare la cosiddetta "violenza sessuale", da reato contro la persona a "reato contro la vita",e, quindi punibile alla stregua di un omicidio. Auspicio leghista, in verità da tempo diventato realtà: oggi in Italia, la pena prevista per il cosiddetto "stupro" eguaglia e supera quella per l'omicidio volontario, negando, addirittura, ai presunti responsabili, quei benefici giudiziari, quali patteggiamento, rito abbreviato, indulto, ecc, che, invece, anche i responsabili di omicidio volontario e premeditato possono usufruire.
-La Lega Nord è in prima linea nel costruire la leggenda dell' "emergenza violenza contro le donne". Ogni mobilitazione politica e sociale su questo argomento, vede il partito di Bossi e Calderoli, tra i più entusiasti e convinti promotori.
-La Lega Nord è stato tra i principali promotori dell' aberrante legge femminista sul cosiddetto "Stalking" che sanziona con carcere ed esilio forzato dal proprio comune di residenza, quegli uomini che insistono nel voler ristabilire il rapporto matrimoniale con le loro l'ex mogli da cui sono stati abbandonati e da cui a loro discrezione sono giudicati come "molesti", facendo scattare, quindi, la relativa sanzione, alla faccia dell' onere della prova.

Mi fermo qui, ma si potrebbe continuare. Tutto questo per evidenziare la faccia tosta di taluni autoproclamati "antifemministi" che sventolano orgogliosi i vessilli leghisti e che, quindi, cercano di inglobare le argomentazioni antifemministe nel marciume ideologico leghista, con la nefasta conseguenza di svilirle del loro autentico contenuto. Al bando la Lega Nord dalla Questione Maschile!

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